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Riflessione di Roberto Vaselli

Ore, giorni, anni! Quanto tempo è passato! Ma, come dice il poeta, “Mi illumino di immenso”. “Mi illumino di immenso anche io, quando penso a te, alla tua infanzia, alla tua giovinezza, ai giorni felici e spensierati, alle tue piccole debolezze, ai tuoi infantili capricci, ai tuoi gesti generosi; il mio cuore si riempe di gioia, la mia vita ha un senso anche se è solamente nel ricordo, ed è il ricordo che mi accompagna, mi da forza, mi da gioia, mi da tenerezza, mi fa compagnia e mi fa affrontare il giorno con serenità”. Lo affronto nel tuo nome e questa è la mia maniera di aiutare il prossimo e di porgere la mano a chi è sofferente, quando penso a tutto ciò, a chi ha bisogno.

Riflessione di Roberto Vaselli

Caro Andrea, ecco un’altra primavera con il suo tepore e con il suo verdeggiante risveglio, ma è anche un altro anno, un altro anno trascorso senza di te. Tante volte, nella mia mente, provo a immaginare e a pensare quale sarebbe stata la tua vita, stroncata da un destino crudele. Ti saresti sposato? Avresti avuto dei figli? Quale sarebbe stata la tua attività? Saresti vissuto a Roma, in questa splendida città? Quante fantasie! Quanti sogni avevo fatto su di te! Ma... i sogni si spengono all’alba e la triste realtà ritorna crudelmente; però in questi miei sogni vagabondi trovo tanta dolcezza, le immagini felici tornano nella mia mente e appagano il mio desiderio di te.

“La ho data a Dio”

Questa frase semplice, ma molto significativa, pronunciata da un dottore osteopata e fisioterapista, che aveva perso una bambina di 12 anni, mi ha aperto a nuove riflessioni e indotto a problematiche e pensieri profondi. Questi ragazzi e ragazze che, giovani o giovanissimi, ci hanno preceduto, sicuramente più meritevoli di noi, sono, io credo fermamente, i nostri angeli custodi i quali seguono ogni giorno i nostri incerti passi in questa fragilissima vita. Dio, luce, immensa e sempre rinnovata, ha accolto questa bambina purissima deceduta alle pendici dell’Himalaya, dove gli occhi si rivolgono verso queste montagne meravigliose. E noi, immersi in paludi profonde e sconcertati dalle vicende attuali del mondo siamo disorientati, pensiamo che in questi momenti la fede venga a mancare nei nostri cuori, non solo la fede, ma il senso civile di convivenza che ha l’Homo sapiens. Viviamo nell’ombra e determinati segni, fra cui veramente impressionante il fulmine che ha colpito la cupola di San Pietro, ci ricordano alcuni passi del Vangelo di San Giovanni e del Dies Irae: i cavalli del giudizio universale che cavalcano veloci con le loro falci di morte. Questo mondo corrotto in tutte le sue classi sociali potrà sopravvivere senza fede e carità umana? Non lo sappiamo, ma ricordiamo che Dio ha promesso all’uomo con la salvezza dell’arca ed il giuramento reciproco fra uomini e Dio, che non creerà un altro alluvione universale. Con questa speranza in cui l’uomo con Abramo e le religioni derivate da Lui ha promesso di credere in un solo Dio e non negli dei, speriamo che Dio mantenga la promessa di non essere distrutti! La promessa però era legata ad un solo impegno: non credere nei falsi dei, come la lussuria, la diffamazione, l’odio, e credere invece nei dieci comandamenti: la vera religione. Attualmente invece compaiono i nostri più tristi vizi ed in primis il Dio denaro che domina i nostri giorni.

Riflessione di Roberto Vaselli

Riflessione di Roberto Vaselli

Carissimi amici, Quest'anno torneremo a Lourdes, appuntamento che, in futuro, speriamo di non mancare. Si è svolto alcuni giorni fa un convegno dell'Ordine di Malta nella Chiesa Palatina di S.Maria sul Colle Aventino. Tante le persone interessate. Si è deciso per la prima volta che nel pellegrinaggio saranno accompagnati anche i bambini piccoli, merito del Nostro Gran Priore di Roma, Sua Eccellenza Balì Fra Giacomo della Torre del Tempio di Sanguinetto. "LA CARITA' VERSO IL PROSSIMO E VERSO I BAMBINI PICCOLI": era l'argomento de dibattito. E' certo che colui che è andato a Lourdes, sicuramente vi tornerà più volte. Ma... perché? Le ragioni possono essere molteplici, ma essenzialmente tutte mosse dall'amore verso questi nostri compagni, dalla vita a volte molto aspra. Sono gli ammalati che ci donano queste virtù, in maniera miracolosa. In effetti penso che, tramite loro, ci appaia la figura di Cristo dolente con sua Madre, la Santissima Vergine Maria. A Lourdes ho visto una madre con un figlio paraplegico, gravemente ammalato. La madre che portava questo bambino in barella sorrideva e piangeva. Mi sono avvicinato e le ho chiesto come poteva sopportare un dolore così grande. E' mio figlio, per me è sempre stato bellissimo, lo amo e mi da il coraggio di proseguire nella mia vita. Sono rimasto quasi folgorato ed ho ringraziato la signora per il coraggio che dava a me e a noi tutti pellegrini. Queste esperienze possono cambiare la nostra vita, ci fanno riflettere sui nostri comportamenti, ci portano ad un autoesame. Spesso, al ritorno, nel quotidiano caotico di questa 'vita moderna' dimentichiamo parte delle esperienze, ma un segno profondo rimane nella nostra anima e nel nostro intelletto. Erano presenti al convegno varie personalità, tra loro i medici del Policlinico che accompagneranno i bambini nella trasferta e nel soggiorno a Lourdes. Una dottoressa ha messo in risalto come praticamente in queste circostanze tragiche le madri sono indispensabili sia ai figli che alla faimglia, con i loro sacrifici. Si è messa in evidenza anche la figura del padre che non soffre meno della madre, ma ha più pudore ad esprimere il sentimento, pur essendo sempre presente come sostegno morale. Consiglio a tutti un viaggio a Lourdes o in un'altra basilica mariana, per esempio Loreto, che in Italia ha gli stessi fini. Vi invio i miei più cordiali auguri, sperando che anche la situazione della nostra cara Italia possa riprendersi, con la buona volontà di tutti.

Riflessione di Roberto Vaselli

Cari amici, la natura, a volte, ci ricorda violentemente la sua sovranità e gli uomini troppo spesso dimenticano i loro limiti. Il fenomeno dello Tsunami è avvenuto, nei tempi passati, più volte, specialmente nell'area asiatica del Pacifico e del Sud America e, a volte, più violento (come nelle Filippine) di quest'ultimo del Giappone. Ricordiamoci dello Tsunami biblico, all'epoca dell'Arca di Noè, ma non dimentichiamo la promessa di Dio dopo la Sua collera: "non invaderò il mondo intero mai più e proteggerò la razza umana." All'epoca di Noè, il mondo era per Lui ristretto all'Oriente, all'attuale Georgia, alla Penisola del Sinai, ad Israele, alla Turchia dei nostri tempi e al Monte Ararat; quindi non conrepndeva, né poteva comprendere tutto il mondo. Lo Tsunami fu, molto probabilmente, un fenomeno di esondazione del Mar Nero. Questo è un segno che rappresenta la volontà di Dio e della natura e ci fa ricordare i nostri limiti. Differenti sono i fenomeni dovuti alla forza nucleare; sembra che vi sia un segno, appunto, per limitare al necessario gli impianti nucleari. L'ingegno umano, veramente con un'impronta divina, nonsi ferma, cerca di scorpire vereità difficili e che portano inevitabilmente ad altre scoperte. Non scordiamoci che viviamo in una delle infinite galassie e che l'universo ancora si espande verso nuovi confini. Non si vuole usare dell'oscurantismo: sicuramente no, ma in questo mondo tormentato se solo si limitassero le spese militari e la caccia al petrolio, dedicando più tempo e più denaro alla ricerca scientifica e medica ed alle necessità dei popoli poveri ed oppressi, vivremmo tutti più felici. Quello che, a mio avviso, è tragicamente ridicolo è che, con uno sguardo miope, non riusciamo in Italia ad uscire dal nostro 'immobilismo'; ci occupiamo del contingente e non certo di quella che, una volta, si considerava "Res Pubblica", vale a dire il valore reale e morale dello Stato e le speranze della gioventù! Purtroppo si è aggiunta attualmente la 'guerra' in Libia e le proteste di tutto i mondo islamico che si affaccia al Mediterraneo, provocando in noi ansia e paura per lo svolgersi ancora ignoto degli avvenimenti futuri. Il vostro sempre affezionatissimo amico.

Quanti giorni! Quante stagioni! Quanti anni!

Ma il fiore tragicamente reciso in terra, prospera gigantesco e profumato nella luce eterna del Signore. Cari amici, Nell'ottica e nel desiderio di lasciare un messaggio positivo verso i più giovani, fra voi, ho elaborato alcune riflessioni personali. Vi domanderete chi è costui che si permette di dare consigli: nessuno, ma le intenzioni sono buone e mi scuso fin d'ora della presunzione. Attualmente la diminuzione molto notevole delle presenze alle urne elettorali indica una chiara disaffezione degli italiani verso la politica. Come mai? Non sarà forse che i vari avversari politici gettandosi fango vicendevolmente (non sempre, ma spesso, e non tutti naturalmente) e non affrontando, invece, i veri problemi degli italiani, hanno gettato un'ombra sulla politica e posto serie perplessità su tutta la campagna elettorale di quest'anno? Altra riflessione: vi è una forte campagna contro il cattolicesimo e contro il Papato. E' sempre facile criticare senza dare soluzioni costruttive. Chi agisce, appunto, perché fa, può commettere degli errori, ma è sempre meglio del non fare, lasciando la fede e l'Italia alla rovina. Guardate alla fede della Chiesa e non agli errori umani! Alla fede e non agli uomini! D'altra parte, molte sono e sono state le imprese positive della Chiesa: pensate ad esempio allemissioni che non vogliono soltanto portare il Vangelo, ma aiuti concreti ai più miseri della Terra. Non vi è stata, solamente, la condanna di Giordano Bruno, di cui la Chiesa solo ora si è scusata, (e forse il pentimento doveva essere rivolto a Dio) ma vi sono stati anche i Gesuiti in Giappone nel 500 e 600 e poi nel 700 nelle 'Misiones' in Argentina, la Beata Madre Teresa di Calcutta ed una infinita schiera. E che dire dei martiri recentissimi del Sudan e dell'Africa? D'altra parte il fatto che la Chiesa Cattolica sia sopravvissuta a duemila anni di storia, non è questo un miracolo? Il sentimento della fede in Dio unico è insito nell'animo umano. Vi lascio a queste riflessioni che poterbbero esser ben più vaste.

Riflessione di Roberto Vaselli

21/04/2009

Caro Andrea, quando leggo sulla cronaca di Roma che giovani si affrontano a coltellate per le strade de centro cittadino, come sempre penso a Te ed ai tuoi comportamenti. Forse perché il destino ci obbligò a delle scelte dure negli 'Anni di Piombo', Tu eri diventato saggio. Quando ritornasti a Roma dall'estero, eri tanto felice e spensierato, ma insegnavi ai tuoi amici di non eccedere. Una lama, un 'pezzo di ferro', possono stroncare una vita, sempre 'SACRA' perché donataci da Dio e sempre bella, anche nei momenti più bui. Sfogate la vostra forza nell'aiutare chi ha tutto perso nell'Abruzzo 'Forte e generoso', con le vostre opere.

Riflessione di Roberto Vaselli

Venti di guerra ed il mondo moderno

Continuano, con incredibile spargimento di sangue, le lotte intene fra Sciiti e Sunniti in Iraq. Le ragioni non sarebbero solo religiose, ma derivanti da diverse progenie e stirpi. Gli Sciiti provengono dalla Persia, dall'Afganistan e dal Pakistan, mentre i Sunniti dall'Arabia; ma certo non sono ragioni valide per per orribili stragi fra Mussulmani che credono in un solo Dio Misericordioso. Non basta: a queste stragi di massa, si aggiungono anche da noi in Italia delitti orribili. Che dire del rapimento di Tommaso, un bambino di 17 mesi, gravemente malato, e poi ritrovato ucciso? Tali delitti non possono essere perdonati, le pene devono essere più severe. che dire di quelle mamme snaturate che gettano nei cassonetti i bambini vivi come fossero stracci sporchi? Eravamo più umani quando i bambini venivano lasciati nelle ruote della chiese, ma non uccisi. Attualmente le nuove leggi prevedono l'affidamento o l'adozione dei bambini abbandonati a nuove famiglie. Che dire della pornografia su internet e della violenza sugli schermi televisivi? E poi la pedofilia che fa sparire per sempre il sorriso dai volti dei bambini, procurando loro danni indelebili sia nel fisico che alla loro psiche? Tutti questi avvenimenti devono portarci ad una riflessione profonda ed amara sulla nostra società Noi dobbiamo avere il coraggio di ribellarci, di denunciare e non di chiuderci in un cerchio di omertà. Dobbiamo rinunciare al nostro egoismo, impegnandoci attivamente per il ritorno di un mondo migliore. In questa società consumistica tutto è permesso, regna un solo Dio: Mammona. Abituiamoci ad essere più onesti ed a fare più sacrifici per tutti.

Riflessione di Roberto Vaselli

Beatificazione di Madre Teresa di Calcutta

Roma, 19 Ottobre 2003

Giorno di Gloria per la umanità

Umile ancella di Dio, dedicata all'amore ed al servizio dei più poveri fra i poveri. China in ginocchio a raccogliere l'ultimo sospiro di chi da tutti è stato abbandonato. Impeto incontenibile d'amore verso il prossimo. Forza soprannaturale che permetteva a Lei, fragile suora, di aiutare un mondo con il suo agire e con il suo esempio. E mentre si celebrava una Beata, le forze oscure del male si impadronivano del mondo per combattere il bene. Diciannove vite umane, diciannove giovani italianisono stati immolati su un altare di vendetta, mentre cercavano di portare Pace e sicurezza in uno stato sconvolto. Una parte di noi è morta. Nel Corano vi è scritto: "non udiranno ne' parola futile, ne' discorsi incitanti al peccato, non vi si udirà che questa parola: PACE! PACE!" La parola di Dio è eterna in tutte le Religioni. Sordi gli uomini davanti al Divino insegnamento. Ed ancora nel Corano: "tutto quanto è sulla terra è destinato a passare. Il solo volto di Dio sussisterà nella sua Maestà e nella sua Gloria". Ed ancora nel Corano: "Lode a Dio, Signore dei Mondi, Infinitamente clemente, Misericordioso, Re nel giorno del giudizio".

Riflessione di Roberto Vaselli

Anni difficili

Anni di guerra. Ora che il mondo è più piccolo - va di moda dire globalizzato - si hanno ancora delle guerre atroci. Non solo in Medio Oriente, ma in vari Continenti. Alcune religioni, che sono sempre espressioni d'Amore, vengono sfruttate come motivo di inesauribili tragedie. Chi ha vinto? Nessuno: quando vi è una guerra siamo tutti perdenti. Chi soffre di più? I bambini, le donne, gli anziani. Dobbiamo aiutare i bambini, perchè le loro sofferenze, le loro lacrime innocenti, inaridiscono l'Umanità. Cerchiamo di aiutarli, in ogni maniera e con tutte le nostre forze. Un abbraccio.

Riflessione di Roberto Vaselli

Luci ed ombre dell'anima

Mentre dei terroristi uccidevano duecento persone in Spagna, proclamando un credo nella morte e non nella vita, sette persone morivano in Sardegna nel trasportare un cuore donato ad un cardiopatico. Come possono esserci, nell'animo unano, tante differenze? Misteri in cui si confonde la nosstra mente. Siamo in un periodo in cui solo la preghiera e la fede possono salvarci.

Riflessione di Roberto Vaselli

Mondo sconvolto

Cosa può sperare l'uomo di oggi in un modo così sconvolto? Abbiamo avuto un maremoto nelle Indie Orientali durante il quale sono perite duecentomila persone. Molte sono state sepolte in fosse comuni e non potranno essere mai identificate, senza il conforto per i loro parenti di pregare sulle loro sepolture. Non solo, ma sono state divulgate le foto dei loro corpi nudi, gonfiati a dismisura sotto il sole dei Tropici: rispetto almeno per quei corpi che sono stati gli involucri delle loro anime. Poveri bambini che non hanno avuto scampo! L'animo umano si ribella a queste stragi. Si dice che stragi simili, come tante nei secoli passati, siano inevitabili. Ma è così? O non vi è anche la colpa dell'insipienza umana o meglio della disorganizzazione? L'onda del maremoto era stata percepita in Giappone e nelle Isole Hawaii e la sua immagine poteva in pochi secondi essere ritrasmessa ai governi interessati: ma i governi centrali non erano attrezzati a ricevere e a trasmettere le notizie alle province; le ambasciate del Kenya e del Madagascar furono avvertite dopo circa cinque ore, verso le venti, mentre la scossa sismica era stata percepita alle quindici e diciassette minuti. Questo, a mio avviso dipende, dal primitivo isolazionismo delle nazioni. Non si considera ancora il mondo e l'umanità uniti nella loro fragilità e nella loro disgrazia. Si è disposti a spendere milioni di euro per i villaggi turistici, ma pochi soldi per la loro sicurezza. Non dimentichiamoci che proprio nello stretto di Messina si ebbero fenomeni simili nel Settecento; ora l'orgoglio umano vuole un ponte in queste condizioni pericolose. Non si presenteranno dei rischi? Alla base di tutto, vi sono sempre delle ragioni economiche, come nella guerra in Medio Oriente. Quante vite umane ed in particolare di bambini e donne innocenti si potrebbero salvare con una pace giusta? Si va radicalizzando la lotta di due mondi: l'Occidente e l'Oriente. Il sangue sparso non insegna niente e si lotta senza fine, senza tregua. Il messaggio del Vangelo non ha conquistato ancora il mondo, ma l'atto di puro e sublime eroismo del Dr. Vittorio Calipari non sarà dimenticato.

Riflessione di Roberto Vaselli